31 Mar 2022
Il ruolo dei professionisti nello sviluppo della nuova tecnologia Lazer.
Lazer ha sempre esercitato un'influenza sugli atleti professionisti. Infatti, il direttore generale di Lazer, Sean van Waes, rivendica il merito per aver spinto i professionisti a indossare una protezione adeguata per la testa prima che questa divenisse obbligatoria.
Van Waes racconta che alla fine degli anni '90 la maggior parte dei corridori dei Grand Tour non indossava il casco, o lo metteva solo per le tappe di sprint. Dopo aver corso una tappa di pianura del Tour de France, il ciclista australiano Robbie McEwen rilasciò un'intervista in cui gli fu chiesto perché indossasse il casco. Per tutta risposta, McEwen indicò Van Waes e disse: "Quel tipo laggiù mi costringe a indossarlo".
Van Waes, intravedendo un'opportunità di ottenere un po' di copertura stampa per la sua azienda, paragonò l'utilizzo del casco a quello di un profilattico. L'eco sulla stampa, abbinato all'idea di Lazer di iniziare a mettere diamanti sui caschi dei corridori che avevano vinto una tappa, permise a Lazer di cambiare la percezione dell'importanza della protezione della testa tra gli atleti professionisti. “Rendemmo i caschi più chic,” dice Van Waes.
Oggi, i benefici dei caschi in termini di protezione sono indiscutibili. I professionisti che gareggiano richiedono caschi che non solo forniscano la protezione più all'avanguardia, ma anche una ventilazione avanzata e un peso il più contenuto possibile. Per i professionisti, ogni grammo conta, quindi la riduzione del peso e l'uso della plastica erano prioritari per il team di progettazione di Lazer quando iniziarono a creare quello che sarebbe diventato KinetiCore.
Lazer ha collaborato con Team Jumbo-Visma per la fase di sviluppo di KinetiCore. Come fornitore e co-sviluppatore dell'equipaggiamento della squadra, Lazer era in una posizione unica per ottenere un prezioso feedback dai professionisti su ciò che cercano in un casco e ciò che un casco dovrebbe fornire durante le estenuanti gare di più giorni come il Tour de France.
Il direttore commerciale e marketing di Lazer, Mike Smink, racconta che la squadra Jumbo-Visma era sempre impegnata in attività di sviluppo, non solo dei prodotti e dei materiali, ma anche delle abilità dei suoi corridori. "Erano alla ricerca di tutti i tipi di novità anche nel settore della nutrizione, e nell'ambito della nostra partnership non ci limitavamo solo a fornire loro i caschi. Saremmo disposti a investire in un ulteriore sviluppo e a contribuire a rendere la squadra più performante".
I piloti professionisti hanno sfidato Lazer, prendendo come riferimento i loro caschi attuali e chiedendo di renderli più leggeri, più aerodinamici, più ventilati e più comodi, allo stesso tempo.
"Gli atleti volevano un casco che garantisse un'aerodinamica avanzata per gli sprint finali", dice Smink. "Ma doveva anche essere comodo durante i 200 km di corsa che precedono lo sprint". A livelli professionali, un casco può potenzialmente significare la differenza tra una vittoria o una perdita, e piccoli aggiustamenti all'aerodinamica e al peso del casco possono far guadagnare secondi preziosi.
Il risultato di questa attività di ricerca e sviluppo con i professionisti è il nuovissimo Vento KinetiCore di Lazer: incredibilmente leggero per essere un casco da strada aero, con prestazioni aerodinamiche migliorate e ben ventilato, e dotato della nuova protezione ottimizzata KinetiCore integrata, e non come aggiunta opzionale.
È un casco ispirato dai professionisti, ma progettato anche per le gare di club e per il tempo libero, per i ciclisti che non si accontentano solo di un guadagno marginale. Questi atleti cercano il massimo del comfort e un design leggero che li aiuterà ad aumentare la velocità mantenendoli freschi con la tecnologia avanzata di ventilazione. Il casco Vento con tecnologia KinetiCore ottiene questo grazie al nuovissimo design aerodinamico, basato un angolo di 15°, che riduce il flusso d'aria nel primo punto di contatto e si avvale di una coda arrotondata per un'estetica migliore e più affusolata.
Tutto questo, sommato alla tecnologia di protezione Lazer ottimizzata incorporata, assicura la massima fiducia agli atleti che potranno spingersi fino ai loro limiti, sapendo di indossare la protezione KinetiCore.
"Ci avvaliamo dei migliori professionisti come prova della validità dei nostri caschi, perché se sono buoni per percorrere 250 km di gara e poi per lo sprint per la vittoria, allora sono buoni anche per tutti i nostri clienti", dice Van Waes. "Quindi Lazer non lavora per gli atleti professionisti, ci avvaliamo di loro per assicurarci che i nostri clienti abbiano i migliori caschi possibili".
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